Il parto è un’esperienza meravigliosa connessa ad un’attesa di nove mesi fonte di gioia, ma anche di comprensibili ansie.
Stanchezza, dubbi, insicurezze appaiano spesso nei primi giorni di una mamma.
Tutto questo non ha nulla a che vedere con la depressione post-partum (o depressione puerperale) vera e propria: la stanchezza non è depressione!
E’ importante fare chiarezza: una breve e lieve alterazione dello stato emotivo può manifestarsi nelle prime 48 ore dal parto, mentre la depressione post partum vera e propria compare, in genere, dal secondo al terzo mese dalla nascita del bambino e presenta una varietà di sintomi ben più complessi. Può mantenersi per circa 6-7 mesi inalterata se non si interviene in modo appropriato.
Si stima che tra le neo mamme il 10 – 20% può andare incontro a questo disagio psichico e il 3 – 6% può andare incontro ad un quadro di depressione maggiore.
L’intensità di questa sintomatologia può variare da un lieve disagio nel gestire i rapporti all’interno del proprio nucleo familiare ad una totale difficoltà nell’affrontare gli eventi più banali legati o no alla maternità.
In questi casi la madre va seguita attentamente sia dal medico sia dai familiari in quanto i mesi dopo il parto sono molto delicati per la madre e per il bambino come ha sottolineato J. Bowlby nei suoi studi sull’attaccamento evidenziando la necessità di una madre che sorride, parla, accarezzi e soprattutto sia in grado di trasmettere serenità al proprio bambino.
Baby blues
Con questo termine si indica una condizione di estrema stanchezza fisica della neo- mamma legata sia alle fatiche del parto, sia al repentino cambiamento ormonale, sia allo stress vissuto nel travaglio e nel momento proprio del parto che predispone ad uno stato di stanchezza e di difficoltà nel relazionarsi con il proprio partner e con i familiari.
Nel baby blues il tono dell’umore è altalenante con crisi di pianto non motivate, può presentarsi una difficoltà nella concentrazione e nel ritmo sonno – veglia con frequenti risvegli e può comparire il disturbo alimentare caratterizzato o da inappetenza o da desiderio di mangiare molto e di tutto. Fra le neo mamme una percentuale compresa fra il 30 e l’80 % attraversa questa esperienza che fortunatamente è temporanea e regredisce nell’arco di 7 – 10 giorni senza lasciare conseguenze alla madre o al bambino. Solo una minima percentuale di casi può evolvere in una depressione post partum.
Psicosi puerperale
È la manifestazione più grave della depressione post partum non più legata al campo della depressione reattiva bensì a quello della più grave sintomatologia psichiatrica; si tratta, infatti, di una forma grave di psicosi con un’incidenza stimata intorno all’ 0.2%.
I sintomi compaiono nell’arco di 15 – 20 giorni in tutta la loro gravità e fra i principali citiamole allucinazioni visive ed uditive associate ad uno stato delirante e più volte di tipo maniacale. La neo mamma in questi casi totalmente incapace di affrontare la vita quotidiana e di accudire il proprio bambino/i. In questi casi è necessario l’intervento di uno psichiatra affinché vengano iniziate le terapie psico – farmacologiche e psicoterapeutiche appropriate.