Paura e ansia sono emozioni complesse che segnalano all’individuo la preoccupazione e l’attesa per qualcosa d’indefinito, di spiacevole e, soprattutto, minaccioso.
Come tutte le emozioni, anche l’ansia non è disfunzionale in sé ma, al contrario, è indispensabile per la sopravvivenza e segnala la percezione soggettiva di minaccia imminente per obiettivi importanti che vogliamo perseguire o per la nostra incolumità fisica.
Tuttavia, la sovrastima del pericolo o la sottostima della capacità di farvi fronte, contribuiscono ad accrescere i sintomi d’ansia che, a loro volta, diventano fonte di minaccia per l’individuo che li sperimenta. In altre parole, l’ansia diventa patologica quando l’intensità e la frequenza della stessa e delle condotte problematiche attuate di conseguenza come evitamenti, rituali di controllo sono tali da produrre significative compromissioni nella vita del soggetto. Quando lo stato d’ansia è particolarmente intenso e prolungato nel tempo può causare, com’è facile immaginare, una quasi totale compromissione della vita di relazione e dell’autonomia.
L’ansia può assumere diverse forme, classificabili sulla base dei sintomi presentati e della specifica compromissione che ne deriva: disturbo d’ansia generalizzato, attacchi di panico, ipocondria, fobie.
Perché soffriamo di ansia?
Spesso l’ansia si sperimenta in momenti di stress particolare, di tristezza o di difficoltà e fragilità interiore. Ed è allora che prende il sopravvento e si diffonde in noi e in chi ci sta accanto, che non avendo gli strumenti necessari per aiutarci non fa altro che cristallizzare la situazione. Mal di stomaco ed altri disturbi psicosomatici, nodo in gola, irritabilità, difficoltà di concentrazione, difficoltà a dormire, paura del futuro, sono tutte manifestazioni dell’ansia. Non dobbiamo bloccarci di fronte al nostro malessere ma reagire, utilizzandolo come un’occasione per capire cosa c’è che non va nella nostra vita. Ricordate che l’ansia è sintomo di qualcosa che non va nella propria esistenza, un campanello d’allarme che ci dice che non si sta vivendo in modo conforme alle proprie aspettative.
Il trattamento dell’ansia con la TCC terapia cognitivo comportamentale
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento di tantissimi disturbi, in particolare ha assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Tale approccio postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti evidenziando come i problemi emotivi siano in gran parte il prodotto di credenze errate che si mantengono nel tempo, a dispetto della sofferenza che la persona sperimenta e delle possibilità ed opportunità di cambiarle, a causa dei meccanismi di mantenimento. La psicoterapia cognitivo-comportamentale si propone di aiutare i pazienti ad individuare i pensieri ricorrenti e gli schemi disfunzionali di ragionamento e d’interpretazione della realtà, al fine di sostituirli e/o integrarli con convinzioni più funzionali.