In questi anni in cui sono cambiate notevolmente le modalità di relazionarci agli altri mi arrivano spesso dei pazienti con una richiesta specifica ovvero il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione.
Ormai nel 2024 tutti noi abbiamo sentito parlare di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) ma vi è un sottotipo forse meno conosciuto che è proprio il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione.
La prima richiesta mi arrivò nel 2015 da una ragazza omosessuale che si interrogava in modo ossessivo sul suo sentimento verso la sua compagna. Negli anni a venire, le richieste sono sempre più aumentate, questo mi ha permesso di mettere in pratica un protocollo personalizzato e specialistico sia per il disturbo ossessivo-compulsivo che per il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione.
Chiunque di noi vive una relazione sa che possono esserci degli alti e bassi e che interrogarsi sul proprio partner è una cosa assolutamente normale. Purtroppo, però, quando subentra un disturbo ossessivo compulsivo i dubbi e i pensieri riguardanti il proprio partner diventano angoscianti, ripetitivi, pervasivi e producono una grandissima sofferenza.
Spesso il paziente arriva anche a mettere in atto degli evitamenti (ad esempio vedere film romantici con il proprio partner o evitare di vedere coppie) e delle compulsioni, ovvero azioni volte al controllo del proprio sentimento (ad esempio controllare se sono eccitato durante un atto sessuale, controllare se sento qualcosa abbracciando o baciando il mio partner, controllare se realmente mi manca il mio partner, controllare i movimenti e le azioni del mio partner, controllare le chat con il partner cercando di capire che sentimento provo, controllando i propri sentimenti cercando di capire se sento amore).
I pensieri ossessivi sono caratterizzati da continui dubbi quali: lo amo? Lo amo ancora come prima? Se non mi manca vuol dire che non lo amo. È il partner giusto per me? Se non ho voglia di andarci a letto vuol dire che non mi piace più come prima. Ma non è che sono dipendente e non è vero amore?
Spesso il paziente tende a scrivere ossessivamente i suoi pensieri riguardo il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione e/o a chiedere rassicurazioni al partner o famiglia o amici, questo purtroppo non fa altro che mantenere vivo il disturbo.
Il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione come il disturbo ossessivo-compulsivo viene efficacemente trattato con la terapia cognitivo-comportamentale, a volte in combinazione con la farmacoterapia.
Presso il Centro Clinico Romana Psiche siamo specializzati nel curare il disturbo ossessivo-compulsivo da relazione.